mercoledì 29 agosto 2007

La dissonanza cognitiva. Una riflessione altamente psicologica sul perché perseveriamo nelle stesse cazzate


Miei cari... sto rivedendo le mie aspirazioni, questo smetterà quindi di essere un pigro blog vetrina e vi dedicherò qualche piccola perla, tratta dalle mie ossessioni ecologiste, conoscenze psicologiche spicciole ma utili e chi più ne vuole più ne metta.... Nascono da interventi su altri forum... questo per esempio è nato dal forum di dispenseronline, il programma di radio2 che si autodefinisce non a torto "distributore automatico di stimoli quotidiani".... Ma potete capire bene perché quel forum tiri fuori tutta la maestrina che c'è in me....

Oggi allora la vostra nuova Giulianina vi parla della Dissonanza Cognitiva.

Dicesi "dissonanza cognitiva" l'incoerenza ed il conseguente disagio fra il vissuto, le conoscenze, i valori, i sentimenti ed i comportamenti, che la gente cercherà di ridurre in tutti i modi possibili ed immaginabili.... Esempio:

Sono fidanzato da 10 anni con una deficiente, o sono deficiente anch'io o è una donna fantastica lei... di certo la amo.... domani le compro un anello di fidanzamento.

La dissonanza cognitiva spiega anche i riti d'iniziazione umilianti e il nonnismo.....

Ho subito le peggio cose per entrare in questo gruppo, se non ci resto fedelmente sono un deficiente.


Riassumendo, gli effetti della dissonanza cognitiva sono tutte le cazzate che si fanno per non ammettere di aver fatto una cazzata, o tutti i comprtamenti da deficiente che si perpetuano per non ammettere di essere stati deficienti una volta.